Gara Ferrovie: oggi la beffa, domani il danno?

Quanto sta accadendo attorno alla Gara  Servizi informatici  per le Ferrovie dello Stato (evento talmente importante, da essere definito da più parti “la madre  di tutte le gare”), ha dell’incredibile.

Siamo in presenza di una vicenda estremamente grave, caratterizzata da un atteggiamento, per quanto ci riguarda, irresponsabile ed inaccettabile da parte delle Ferrovie.

I FATTI

Come organizzazioni Sindacali, memori di quanto accaduto  in occasione della precedente Gara – allorquando il Governo sostenne la impossibilità di proseguire il confronto sulle clausole contrattuali, in quanto,  essendo già sotto gara,  si sarebbe potuto configurare il reato di turbativa d’asta – ci eravamo mossi per tempo.

Dietro  nostra richiesta il Ministero dello Sviluppo Economico attivò un tavolo di confronto con Ferrovie per la discussione  sulle cosiddette “clausole Sociali”, il Ministero stesso  si era impegnato (incontro 18 novembre ’09) a riconvocare le parti  dopo la cessione delle quote di TSF da parte delle Ferrovie, e prima della definizione/formalizzazione dei contenuti della Gara da parte delle Ferrovie stesse, e comunque  in tempo utile rispetto alla gara. Il rappresentante delle Ferrovie presente a tale incontro, accettando l’impostazione Ministeriale, si era reso disponibile al confronto.

Nell’ incontro del 9/03/10, successivo all’ uscita di Ferrovie da TSF e prima della gara di pre-qualifica,le OOSS espongono il contenuto delle clausole sociali e delle richieste sindacali: garanzia occupazionale per tutta la durata della Gara; mantenimento assetto societario; equilibrio tra aspetti tecnici e aspetti economici della gara; integrità dell’azienda, e quindi unicità della gara; garanzia mantenimento sedi/siti e assets tecnologici.

Il rappresentante del Governo appoggiava la necessità di una discussione per  inserire adeguate clausole sociali, vista anche la caratteristica di monocliente dell’azienda che oggi gestisce l’informatica di Ferrovie.

Il rappresentante delle Ferrovie, precisando che tali clausole non sarebbero comunque entrate nella gara di prequalifica (finalizzata essenzialmente a definire i requisiti dimensionali ,economico/finanziari, tecnici dei partecipanti), ma eventualmente nel bando di gara successivo, dichiarava formale disponibilità a entrare nel merito delle richieste sindacali dopo la pubblicazione della prequalifica.

Nell’incontro del 29/04/10,richiesto  dalle OOSS,il rappresentante delle ferrovie  confermava  che era  in corso la  gara di prequalifica, e che il confronto sulle clausole sociali sarebbe stato fatto al termine di tale pre-gara,e comunque prima della formalizzazione della gara definitiva.

E qui iniziano i rinvii, con l’ultimo incontro convocato dal Ministero per il giorno 26 Maggio scorso, che vede l’assenza del rappresentante delle  FF.SS., responsabile delle Relazioni Industriali Dott. Braccialarghe,  “per altri impegni”.

Le OOSS sollecitano un nuovo incontro, ma si sentono dire dal Ministero che le Ferrovie avevano nel frattempo, tramite lettera, comunicato la loro indisponibilità a proseguire il confronto con  le OOSS sul tema delle clausole sociali!

LE OPINIONI

E’ fuori dubbio che siamo in presenza di un atteggiamento inaccettabile da parte delle Ferrovie, sia sotto il profilo politico/sindacale, che etico .Ci verrebbe quasi da dire che sia stata usata la tecnica dell’imbroglio,e comunque mai ci era capitato, a livello di grandi Gruppi, di assistere a simili parti.

Viene anche da chiederci se l’A.D. ing. Moretti sia informato di questa incresciosa vicenda, che vede comportamenti più da spregiudicati “padroni delle ferriere“, che non da competenti e seri manager pubblici.

Ma a tale atteggiamento scorretto sul piano delle relazioni sindacali va anche ad aggiungersi la mancanza di rispetto per l’interlocutore Istituzionale che, vogliamo credere, si è sentito come noi completamente spiazzato e beffato, dopo che aveva cercato, giustamente, di giocare un ruolo politico ed istituzionale a tutela del lavoro e degli interessi del Paese.

Fim Fiom Uilm chiedono al Ministero dello Sviluppo Economico:

1. di intervenire con la necessaria fermezza sull’atteggiamento tenuto dalle Ferrovie;

2. di convocare immediatamente comunque le parti, in continuità con gli impegni assunti;

3. che Ferrovie dello Stato, così come già dichiarato, aprano un confronto vero con le OO.SS.

Non possiamo permettere che, in uno dei più grandi contratti che ha caratterizzato il Paese in questi anni, e che peraltro vede come committente una società “Pubblica”, non siano previste clausole di salvaguardia e di tutela dei lavoratori riscontrabili generalmente in analoghe gare e che vengono messi in discussione siti produttivi e una occupazione attualmente operativa sulle commesse di circa 1500 lavoratori.